giovedì 29 ottobre 2009

il Palombaro









MESTIERE "PALOMBARO"...

Il palombaro è un subacqueo che, per immergersi, utilizza un'apposita attrezzatura, detta scafandro, da cui "Scafandro da Palombaro" più scarponi zavorrati per camminare sul fondo marino e riceve il sostentamento d'aria dalla superficie attraverso un tubo di gomma collegato ad una pompa ad aria. Il tubo è coassiale ad una corda che serve per calare o issare a bordo il palombaro nonché a comunicare con la superficie attraverso degli strattoni convenzionali, a meno che non sia in comunicazione con cavo telefonico.
La parte più importante dell'attrezzatura è l'elmo del palombaro, tramite il quale il sub riceve sostentamento dalla superficie sotto forma di aria e, talvolta, di acqua calda per riscaldare il corpo. Questo elmo oltre che essere collegato alla superficie con il cosiddetto in gergo cordone ombelicale, è imbullonato ad una particolare muta subacquea stagna, appesantita se necessario da ulteriori pesi di zavorra. I primi progetti di un'attrezzatura da palombaro risalgono addirittura a Leonardo da Vinci, che però non rese noti i progetti: « per le male nature delli omini, li quali userebbono li assassinementi ne' fondi mari col rompere i navili in fondo e sommergerli insieme colliI omini che vi son dentro ».
In seguito, nella prima metà del XIX secolo e più precisamente nel 1829, Charles e John Deane di Whitstable, nel Kent inglese, progettarono il primo elmo da palombaro. Nel 1837, sulla base degli studi di Leonardo da Vinci e di Halley Augustus Siebe costruì una veste per immersione standard, una sorta di prima muta da palombaro per l'immersione.
Ormai in disuso dagli inizi degli anni ottanta, l'immersione con lo scafandro e la muta da palombaro appartiene ormai alla storia, anche se alcune evoluzioni ulteriori hanno portato alla creazione delle cosiddette Atmospheric Diving Suit (mute atmosferiche), utilizzate per immersioni molto profonde o in ambienti particolari.